lunedì 6 agosto 2012

Professioni con Ordini. Una riforma doverosa.

Il Governo ha approvato il Decreto di riforma delle professioni "ordinistiche" (cioè quelle  attività riservate per disposizioni di legge il cui esercizio è consentito solo a seguito di iscrizione in ordini o collegi: medici, avvocati, architetti, ragionieri ecc...) stabilendo la modifica di alcune norme già esistenti ed inserendo anche principi nuovi.
 Il Dpr sulla riforma delle professioni regolamentate, pone fine (forse) alla lunghissima «epopea» per la riforma e l'omogeneità del mondo professionale. Un percorso iniziato quasi due anni fa con il ministro Alfano e completato oggi dal ministro Severino. Dopo proteste scontri, confronti e compromessi il testo finale si presta a molteplici interpretazioni: gli Ordini professionali si dichiarano quasi tutti soddisfatti, tranne l'Ordine degli avvocati, che vorrebbe una regolamentazione a parte e speciale.
 I sostenitori di un libero mercato plaudono alla riforma, con un occhio all'altra grande riforma che riguarda le professioni "non regolamentate" ( senza ordini o collegi ma con le Associazioni professionali) e che è attualmente in Senato in attesa della approvazione definitiva (vedi articolo correlato).
Infatti le due riforme (professioni ordinistiche e professioni non regolamentate) hanno contenuti analoghi e, in qualche caso, simili.
In particolare nella riforma appena emanata il Tirocinio è fissato in 18 mesi, obbligatorio per tutti, fatta esclusione per quelle professioni che già non lo prevedevano negli ordinamenti; il corso di formazione di 200 ore sopravvive, ma è diventato facoltativo, in aggiunta alla pratica professionale

La formazione è stata la richiesta più condivisa da tutte le categorie: più qualità e quindi più formazione professionale anche per chi professionista lo è già. Il Dpr conferma che la formazione continua è obbligatoria e sarà sotto il controllo degli Ordini, che potranno predisporne i regolamenti e autorizzare anche enti o soggetti esterni.
Di fatto il tema dell'assicurazione  ha subito un rinvio: i singoli professionisti dovranno avere un'assicurazione per i possibili danni arrecati ai clienti. Ma I consigli degli ordini possono negoziare le convenzioni assicurative entro il termine di 12 mesi e quindi se ne riparlerà tra un anno.
Come si vede la normativa ricalca pari pari quella introdotta nella legge di regolamentazione delle Professioni associative non regolamentate e questo soddisfa molto "noi" professionisti associativi perchè possiamo pretendere parità di trattamento e di prerogative in campo professionale e di fronte alla legge.